Il soffio al cuore è un termine coniato per descrivere una condizione in cui il flusso del sangue spinto dalla contrazione del muscolo cardiaco perde la normale e caratteristica silenziosità.
Quando il sangue scorre all'interno del cuore il flusso è normalmente silenzioso e all'ascolto non genera alcuna turbolenza. Si tratta in sostanza di una sorta di leggerissimo sibillio, simile a quel lieve fruscio generato dall'aria mentre esce dai moderni condizionatori.
In particolari situazioni tale flusso può diventare vorticoso e generare un certo rumore facilmente ascoltabile con il fonendoscopio. Spesso questo suono è del tutto privo di significato patologico; altre volte invece nasconde problemi cardiaci anche piuttosto seri.
Causa di soffio al cuore
Il soffio al cuore insorge quando vi è un'alterazione, per esempio dovuto ad un ostacolo, del normale flusso sanguigno. Esistono una serie infinita di situazioni in cui ciò può accadere, alcune di queste sono fisiologiche e non causano problemi al paziente, altre invece sono pericolose per la salute dell'individuo.
Il soffio al cuore può per esempio essere provocato da quella che i medici chiamano insufficienza valvolare: una situazione in cui le valvole che regolano il passaggio da atrio e ventricolo e da ventricolo al circolo sanguigno non si aprono o non si chiudono perfettamente.
Considerata la complessità del ciclo cardiaco, si può facilmente immaginare come esistano moltissimi altri tipi di soffio al cuore. Essi vengono classificati in base alla dinamica (sistolici, diastolici, continui o sisto-diastolici) all'intensità dei soffi (sei gradi in ordine crescente di gravità), alla tonalità (alta, media, bassa) e alle caratteristiche fonetiche (con l' uso del fonendoscopio).
Quando i soffi sono fisiologici e non sono causa da alcuna patologia, ci si rivolge ad essi come soffi benigni.